L’Albania ha deciso di chiudere TikTok per un anno, accusando la piattaforma di incitare violenza e bullismo tra i minori. Il ministro dell’Istruzione Ogerta Manastirliu ha annunciato un dialogo con TikTok per implementare filtri di sicurezza. Genitori e autorità esprimono preoccupazione crescente.
Il governo albanese ha preso un’importante decisione chiudendo TikTok per un anno, accusando la piattaforma di incitare alla violenza e al bullismo, in particolare tra i giovani. Questa misura è stata annunciata dal Ministro dell’Istruzione, Ogerta Manastirliu, durante una conferenza stampa, e segna un passo importante nella lotta contro i contenuti dannosi sui social media.
Motivazioni della chiusura
La Manastirliu ha spiegato che le autorità sono in contatto con TikTok per implementare filtri come il controllo parentale, la verifica dell’età e l’inclusione della lingua albanese nell’applicazione. La decisione di chiudere la piattaforma è stata influenzata da un tragico evento avvenuto lo scorso novembre, quando un adolescente ha accoltellato un coetaneo dopo una discussione su TikTok. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni tra i genitori albanesi, spingendo le autorità a condurre oltre 1.300 incontri con circa 65.000 genitori. Molti di questi hanno espresso il loro sostegno alla chiusura o alla limitazione dell’uso della piattaforma.
Dialogo con TikTok
Il Primo Ministro Edi Rama ha dichiarato che il governo sta mantenendo un dialogo “positivo” con TikTok, sottolineando che i rappresentanti dell’azienda visiteranno presto il paese per discutere di misure per garantire una maggiore sicurezza per i bambini. Tuttavia, TikTok ha risposto affermando di non aver trovato prove che l’autore o la vittima dell’accoltellamento avessero account sulla piattaforma, evidenziando che le riprese antecedenti all’incidente erano state pubblicate su un altro social media.
Preoccupazioni dei genitori e misure di sicurezza
Le preoccupazioni dei genitori albanesi sono aumentate anche a causa di segnalazioni di ragazzi ispirati a portare coltelli a scuola e di casi di bullismo alimentati da contenuti visualizzati su TikTok. In risposta a queste preoccupazioni, le autorità hanno adottato diverse misure, tra cui:
- Aumento della presenza della polizia in alcune scuole.
- Sviluppo di programmi di formazione per insegnanti, studenti e genitori.
Reazioni dell’opposizione
L’opposizione politica albanese ha criticato la decisione di chiudere TikTok, programmando una protesta per il 15 marzo. I leader dell’opposizione hanno descritto il divieto come un atto di “intolleranza, paura e terrore nei confronti della libertà di pensiero e di espressione”. Questo evento solleva interrogativi sulla libertà di accesso alle informazioni e sull’equilibrio necessario tra sicurezza e diritti individuali.
La controversia su TikTok non si limita all’Albania; la piattaforma, gestita dalla società tecnologica cinese ByteDance, ha affrontato interrogativi in diversi paesi. Negli Stati Uniti, TikTok è stata temporaneamente disattivata per conformarsi a leggi che richiedevano la dismissione dell’app o il suo divieto. Recentemente, l’Ufficio del Commissario per le Informazioni del Regno Unito ha avviato un’indagine sull’uso dei dati personali degli utenti adolescenti da parte della piattaforma, evidenziando le crescenti preoccupazioni riguardo all’impatto dei social media sui giovani.
La decisione dell’Albania di chiudere TikTok per un anno rappresenta una risposta drammatica a preoccupazioni legittime, ma solleva anche interrogativi fondamentali sulla gestione della tecnologia e sulla protezione dei giovani nel contesto digitale.
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