Il provvedimento
Il credito d’imposta previsto solo per gli enti locali ad alta intensità di aiuto. Il capoluogo protesta: «Non capiamo»
La Zona logistica semplificata era attesa da tutti come strumento per il rilancio del sistema portuale mantovano perché avrebbe facilitato, con varie misure, l’insediamento di nuove imprese nei terreni attorno. Nessuno, però, si era accorto che le agevolazioni fiscali previste non erano per tutti i nove Comuni interessati ma solo per alcuni di loro. La doccia fredda è arrivata il 9 aprile quando l’assessore regionale allo sviluppo economico, Guido Guidesi, ha illustrato il progetto della Zls a categorie economiche e istituzioni.
Doccia fredda
Lì si è scoperto che il credito di imposta (80 milioni a disposizione delle cinque Zls istituite in Italia) potrà essere applicato solo alle aziende che sono insediate, o che lo faranno, in cinque Comuni: Roncoferraro, San Benedetto Po, San Giorgio Bigarello e Viadana, i cosiddetti Comuni ad alta intensità di aiuto; sono, invece, esclusi Borgo Mantovano, Gazoldo degli Ippoliti, Rodigo, Ostiglia e Mantova. La scelta, fanno sapere dalla Regione, è dell’Unione europea che si basa su precisi criteri noti fin da quando è partita la procedura per ottenere la Zls.
La tabella con i Comuni ammessi è stata compilata in base a ciò che prevede il Trattato di funzionamento dell’Unione europea nella parte che regola gli aiuti di Stato. I Comuni sono stati valutati in base a vari parametri come il reddito pro capite dei loro residenti, il Pil, il tasso di occupazione, di disoccupazione, la scolarità e la demografia; tutti parametri desunti dall’Istat che rendono quella tabella finale immodificabile fino a quando l’Istat stessa non li rivedrà.
Valdaro fuori
Una beffa per Mantova, dal cui porto di Valdaro è partita la spinta determinante per ottenere la Zls. Le aziende insediate nel territorio del capoluogo avranno, dunque, un trattamento diverso da quelle che stanno qualche metro più in là, ma in territorio di San Giorgio. Il vicesindaco Giovanni Buvoli, già il 9 aprile, aveva sottolineato le storture. «Ho fatto presente a Guidesi che la misura del credito d’imposta per le aziende è molto vantaggioso, sono soldi – ripete – Il problema è che non capiamo i criteri utilizzati per escludere qualcuno. San Giorgio Bigarello è un Comune dal reddito pro capite elevato come Mantova, ma noi siamo fuori. Questo ci provoca amarezza».
Ci sono altre questioni sollevate dal vicesindaco: «La Regione ha promesso che le aziende che si insedieranno non pagheranno al Comune oneri e Imu, ma non sono previsti rimborsi per gli enti. Sono soldi nostri che vengono sottratti alle spese correnti, in continuo aumento. È giusto che i Comuni contribuiscano allo sviluppo dell’attività portuale come abbiamo fatto noi con Valdaro, ma bisogna che la Regione convochi un tavolo e parli con i sindaci per trovare un accordo su questo punto».
Non piace nemmeno l’esclusione dei sindaci dalla stanza dei bottoni. Nel comitato d’indirizzo che deciderà la pianificazione strategica della Zls i sindaci figurano come semplici uditori: «I sindaci vanno coinvolti direttamente nella governance, anche perché lo sono sempre stati fin dall’inizio del percorso, nel 2017, per avere la Zls – osserva Buvoli – Quindi, bene la Zls, ma c’è qualcosa da sistemare».
Le agevolazioni
La Zls rende più agevole l’avvio e lo svolgimento delle attività economiche. In generale, le imprese potranno avere una riduzione di un terzo dei tempi rispetto alle procedure standard per quanto concerne diversi procedimenti (per esempio le valutazioni di impatto ambientale e strategica, l’autorizzazione integrata ambientale e l’autorizzazione unica ambientale).
Sono previste anche procedure accelerate e silenzio-assenso: si riducono del 50%, per esempio, i termini previsti per l’adozione e il rilascio di eventuali autorizzazioni, licenze e altri atti di assenso per i quali è richiesta l’acquisizione di pareri di più amministrazioni. Sul sostegno agli investimenti, sono previste agevolazioni sul credito d’imposta che può essere concesso alle imprese che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono realizzate nel territorio.
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