Continua a Lecco la mobilitazione per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici: si stanno svolgendo in questi giorni scioperi nelle aziende lecchesi e comasche in adesione all’iniziativa nazionale lanciata dalle sigle dei Metalmeccanici; serve rilanciare la trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale.
Metalmeccanici in sciopero nelle aziende lecchesi
Sono state proclamate ulteriori 8 ore di sciopero, che si stanno articolando in diverse modalità e da giorni all’interno delle singole realtà lavorative a seconda delle decisioni delle RSU.
Alla Fontana Pietro di Calolzio si svolgeranno oggi, venerdì 18 aprile 2025, le prime 4 ore di astensione dal lavoro e altre 4 ore martedì 22 aprile. In Rodacciai a Bosisio, invece, lo sciopero è stato articolato su tre giornate, mercoledì e giovedì 2 ore a fine turno per concludere oggi con le ultime 4 ore.
In Gilardoni Raggi X a Mandello, 4 ore di sciopero sono state fissate per il 24 aprile e altre 4 ore per la giornata del 30 aprile. Anche nel Comasco, lo sciopero è articolato in giornate e modalità differenti.
Si tratta della quarta iniziativa sindacale, dopo tre scioperi nazionali proclamati da novembre ad oggi. “L’obiettivo è rompere l’inamovibilità di Federmeccanica che ha completamente ignorato le nostre richieste: meno orario di lavoro a parità di salario, salvaguardia dei salari a fronte di impennate di inflazione, interventi sulla sicurezza partendo da maggiore formazione e coinvolgimenti dei lavoratori. Serve una nuova cultura della sicurezza. Sono tutti qualificanti contenuti nella piattaforma unitaria presentata dal sindacato” spiegano dalla Uil.
“Dobbiamo smuovere quella parte di Federmeccanica che non vuole sentire, mentre c’è un fronte importante di imprese che sono disponibili a firmare subito, perché le incertezze del momento (caro energia, dazi e le tensioni geopolitiche) non aiutano e avere conflittualità in azienda alimenta un clima che non serve. Questo lo deve capire Federmeccanica, e quindi di smetterla di riproporci la contro piattaforma di proposte totalmente irricevibili – rimarca Gabriella Trogu, segretario di UILM Lario – azzerando ogni possibilità di confronto. Federmeccanica sta forzando le regole e se salta il sistema di relazioni sindacali, salta tutto. Questo è un rischio che non può permettersi il management di Federmeccanica.”
“Siamo certi – conclude Trogu – che l’adesione convinta dei lavoratori agli scioperi in tutta Italia dimostrerà alle imprese che devono cambiare atteggiamento e tornare a sedersi al tavolo. Subito”.
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