La Sicilia si conferma regina indiscussa della pasticceria artigianale in Italia, soprattutto durante le festività pasquali. Con oltre 7.000 imprese del settore dolciario – di cui più di 5.000 artigiane – l’Isola vanta una concentrazione unica di maestri pasticceri, panettieri, gelatai e artigiani del gusto. La vocazione artigianale del comparto dolciario non è solo un elemento di identità culturale, ma un vero e proprio marchio di qualità che distingue l’offerta siciliana nel panorama nazionale.
Pasticceria in Sicilia: un cuore artigiano
Secondo il report dell’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia, il 74,1% delle imprese del settore sono a conduzione artigiana. A guidare questa vocazione sono le province di Enna (80,9%), Agrigento (80,8%), Trapani (76,8%) e Catania (76,3%), territori in cui la tradizione si fonde con il saper fare manuale tramandato da generazioni.
Durante la Pasqua, queste imprese propongono prodotti simbolo della cultura gastronomica siciliana: colombe artigianali, cassate, agnelli di pasta reale, biscotti tipici e uova di cioccolato di alta qualità. Il tutto realizzato con ingredienti locali e tecniche antiche, sempre più apprezzate dai consumatori alla ricerca di autenticità.
Una ricchezza agroalimentare senza pari: 289 PAT
Il patrimonio gastronomico siciliano è arricchito da 289 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), di cui ben 97 appartengono alla panetteria, pasticceria e confetteria. Questi prodotti rappresentano il 33,6% del totale e testimoniano l’enorme biodiversità e la profondità culturale della tavola siciliana. Tra le delizie più amate troviamo le paste di mandorla, i cannoli, i biscotti regina, i mustazzoli e le sfince di San Giuseppe.
La crisi della manodopera artigiana: il nodo del reperimento
Nonostante la ricchezza e il valore del settore, le imprese si trovano oggi ad affrontare una grave difficoltà nel reperire personale specializzato. Nel 2024 in Sicilia, su 2.620 ingressi previsti tra pasticcieri, gelatai e panettieri artigianali, 1.730 sono risultati di difficile reperimento, pari al 66,0%. Un dato allarmante che colloca la Sicilia al secondo posto in Italia tra le regioni con maggiore carenza di manodopera qualificata.
«Purtroppo ci scontriamo con un mercato che paga le tensioni sui prezzi delle materie prime e la difficoltà nel trovare personale preparato – ha dichiarato Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia –. Dobbiamo insistere sulla necessità di tramandare il nostro sapere artigiano e promuovere i mestieri del gusto tra i giovani.»
Aumenti dei costi e inflazione: il peso su produttori e consumatori
Oltre alla carenza di personale, il settore deve fronteggiare le tensioni sui prezzi delle materie prime. Tra gennaio e marzo 2025, si registrano aumenti record sui mercati internazionali: cacao (+68,3%), caffè (+88,5%), olio di palma (+74,0%). Anche il burro segna un +19,2%, seguito da cacao in polvere (+15,4%) e cioccolato (+9,7%).
L’energia elettrica e il gas non fanno eccezione, con un aumento del +10,4% a marzo 2025, aggravando ulteriormente i costi di produzione per i forni e i laboratori artigiani. Questi rincari si riflettono inevitabilmente sui prezzi al consumo, in particolare per i dolci pasquali: le uova di cioccolato, ad esempio, vedono aumentare i prezzi con un’intensità superiore alla media.
Consumi in lieve ripresa, ma sotto pressione
Nel primo bimestre del 2025, le vendite al dettaglio di beni alimentari crescono dell’1,0% su base annua, segnalando una ripresa moderata dei consumi, dopo il rallentamento del quarto trimestre 2024 (+0,5%). Tuttavia, le dinamiche inflazionistiche e la contrazione del potere d’acquisto mantengono il settore in una situazione di incertezza.
Un patrimonio da proteggere e rilanciare
La pasticceria siciliana rappresenta una delle punte di diamante del Made in Italy artigianale. Ma per garantire un futuro al settore, è necessario intervenire su più fronti: formazione, promozione delle professioni artigiane, sostegno ai costi energetici e incentivi all’innovazione.
Solo così sarà possibile continuare a produrre eccellenze, tramandare la memoria storica del gusto siciliano e valorizzare una filiera che dà lavoro, identità e prestigio alla regione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link