200 euro di bonus per 8 milioni di famiglie: il decreto bollette è legge


Il Parlamento ha dato il suo sigillo finale al cosiddetto “decreto bollette”, un provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 febbraio per offrire sostegno a cittadini e attività produttive messe a dura prova dalle oscillazioni dei costi energetici. Il testo, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati, ha incassato la fiducia anche a Palazzo Madama, rendendo operative le misure previste. Dei 3 miliardi di euro stanziati, circa 1,6 miliardi sono destinati alle famiglie e 1,4 miliardi alle imprese.


Una delle misure più significative è l’introduzione di un contributo straordinario una tantum di 200 euro destinato alle famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 25.000 euro.

Questo bonus mira ad alleviare il peso delle bollette elettriche e dovrebbe interessare un gran numero di famiglie italiane, potenzialmente 8 milioni.

Usiamo il condizionale perché Arera aveva spiegato in precedenza come sarebbe stato erogato questo bonus: a partire da giugno il gestore del Sistema Informativo Integrato, ovvero la banca dati centralizzata che contiene tutte le informazioni relative alle forniture di energia elettrica e gas in Italia, individuerà gli intestatari delle forniture elettriche che avranno diritto al contributo di 200 euro e notificherà l’informazione agli operatori, i quali dovranno erogare lo sconto nell’arco di tre mesi, dandone la dovuta evidenza in bolletta.

Sarà una cosa automatica, tuttavia ARERA chiede agli operatori di darne evidenza sulla home page del proprio sito internet e nella bolletta di tutti i clienti perché sarà necessario presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) all’INPS per richiedere l’attestazione. Chi ha compilato la dichiarazione online non dovrà ovviamente fare nulla.


Per i nuclei familiari che già beneficiano del bonus sociale (attualmente previsto per ISEE fino a 9.530 euro, o 20.000 euro per famiglie numerose con almeno 4 figli), il nuovo contributo potrà portare il sostegno complessivo fino a 500 euro.


All’interno del decreto viene estesa anche la protezione per i clienti definiti “vulnerabili” (come over 75, soggetti con disabilità, in condizioni economiche svantaggiate o con gravi problemi di salute) e per le microimprese che rientrano in questa categoria. Per loro, il passaggio definitivo al mercato libero dell’energia slitta di altri due anni, posticipando la scadenza al 31 marzo 2027. Ricordiamo che i vulnerabili possono passare comunque alle tutele graduali, al momento il regime più conveniente.


Il decreto definisce anche le modalità attuative del “bonus elettrodomestici”, già previsto in Legge di Bilancio. Contrariamente all’ipotesi iniziale di un “click day”, il contributo sarà erogato direttamente come sconto in fattura al momento dell’acquisto. Il bonus copre fino al 30% della spesa, con un tetto massimo di 100 euro per elettrodomestico. Tale limite sale a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.


C’è un altro punto importante che riguarda sempre il mercato dell’energia: vengono rafforzate le misure per aumentare la chiarezza e la comparabilità delle offerte di luce e gas sul mercato libero per i clienti domestici. Oggi, nonostante i comparatori, c’è ancora chi confeziona offerta poco chiare che risultano vantaggiose per i clienti ma poi non lo sono. Ad Arera vengono conferiti poteri sanzionatori in merito: potrà multare chi fa il furbo con i comparatori.





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