Il trionfo delle imprese femminili calabresi alla Mostra sul Made in Italy


di PINO NANORoma, Palazzo Piacentini, Lella Golfo –calabrese di Reggio Calabria, presidente della Fondazione Marisa Bellisario e protagonista di tanti anni di battaglie politiche in difesa delle donne – apre così, in occasione della giornata nazionale che celebra la creatività e l’eccellenza italiana, la presentazione della mostra “Made in Italy Impresa al femminile”

Oggi e per tutto il mese di maggio – dice Lella Golfo – si potrà visitare questo bellissimo percorso che unisce le pioniere – da Luisa Spagnoli ad Adele Fendi, da Inge Feltrinelli a Wanda Ferragamo, dalle calabresi Gloria Tenuta e Pina Amarelli a Lilli Spina – alle tante imprenditrici di successo del presente fino alle giovani che hanno investito in start-up che guardano al futuro. 

Fotografie, video e oggetti iconici raccontano le singole storie, che spaziano in tutti i settori produttivi italiani. Dalla moda all’elettronica, dalla cinematografia alla ristorazione, dalle cantine più prestigiose all’informatica, dalla farmaceutica all’aerospazio, dall’artigianato alla cosmesi, dall’industria armatoriale all’acciaio, si scopre che il coraggio e la determinazione delle donne hanno contribuito profondamente a fare grande l’Italia. Un viaggio che celebra la forza, la resilienza e la creatività delle donne che, con determinazione e passione, hanno aperto nuove strade in un panorama spesso dominato da stereotipi maschili. 

«Sono particolarmente orgogliosa di questa bellissima mostra perché tante delle sue protagoniste hanno ricevuto il Premio Marisa Bellisario, la Mela d’Oro. Tante di loro oggi sono note al grande pubblico ed è anche questo lo scopo del Premio e della Fondazione: dare visibilità e riconoscere i meriti delle tante donne che con il loro impegno e talento hanno contribuito a far grande il Paese e il Made in Italy. Attraverso questa significativa iniziativa raccontiamo un’Italia che progetta e innova, spesso partendo da una piccola bottega artigiana per conquistare i mercati di tutto il mondo».

Insieme alla fondatrice e presidente della Fondazione Marisa Bellisario, a presentare la mostra, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il capo di gabinetto Federico Eichberg, la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Valentina Picca Bianchi e Giannola Nonino, storica imprenditrice friulana che con la sua famiglia ha rivoluzionato il mondo della grappa. 

Per Lella Golfo questa rassegna internazionale è il territorio ideale per riaffermare il primato delle donne: «Il genio italiano che è anche genio femminile- sottolinea- e attraverso le storie di queste capitane coraggiose raccontiamo un cammino non semplice, spesso in salita ma proprio per questo carico di significato. Un’evoluzione inarrestabile che nel corso degli anni ha portato le donne in settori un tempo impensabili. L’imprenditoria femminile in Italia ha una storia ricca e complessa».

I dati economici danno ragione alla sua intuizione originaria

Oggi, l’imprenditoria femminile in Italia rappresenta un valore aggiunto fondamentale per l’economia e la società del Paese.  Secondo gli ultimi dati di Unioncamere, le imprese femminili sono oltre 1,3 milioni, pari al 22,2% del totale delle imprese italiane. Ed è ancora più positivo sapere che la concentrazione è soprattutto al Sud. Dal 27,2% delle imprese molisane al 24,2% delle siciliane. In quasi tre casi su quattro- grida con entusiasmo Lella Golfo «le attività guidate da donne operano nel settore dei servizi ma sono femminili anche il 37,7% delle imprese del tessile, il 36,6% nella Sanità, il 29,7% nei servizi turistici e ristorazione. Altro dato molto positivo è l’alta percentuale di imprese guidate da under 35. Negli ultimi 10 anni le imprese giovanili e femminili a maggior contenuto di conoscenza sono aumentate del 41,3%». 

Al Ministro Urso che chiede alla Golfo il perché del successo della sua Fondazione, Lella Golfo risponde alla sua maniera spiegando che il cambiamento più importante intervenuto in questi anni – sottolinea Lella Golfo – «sia la consapevolezza che lo sviluppo dell’imprenditoria femminile non rappresenta soltanto un passo fondamentale verso la parità di genere ma contribuisce alla crescita e alla ricchezza economica del Paese».

«Ogni immagine, ogni storia che troverete qui – ha proseguito – non è solo un tributo a chi ha già raggiunto traguardi straordinari ma un’ispirazione per le generazioni future. E mi auguro che siano tanti i ragazzi e le ragazze che verranno a visitarla. Non è soltanto un palcoscenico per celebrare il passato ma un invito all’azione per il futuro. Il titolo di un Premio Bellisario, nel lontano 2004 recitava: “Le donne che fecero l’impresa”. Ecco guardare alla fiducia e all’ambizione di queste donne è anche un modo per guardare con ottimismo al futuro di un’Italia del saper fare».  

Un viaggio affascinante e non solo celebrativo, dunque questa Rassegna Internazionale sul made in Italy, perché ogni immagine e ogni storia che troverete qui -scandisce con orgoglio Lella Golfo– «non è solo un palcoscenico per celebrare il passato, ma un vero e proprio invito all’azione per il futuro». (pn)



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