Il Comune di Trento rilancia l’iniziativa dei buoni taxi destinati a donne, over 75 e persone con disabilità residenti nel capoluogo. Dopo il successo della prima tranche, la Giunta ha deciso di rifinanziare il progetto con ulteriori 20 mila euro, risorse che permetteranno di distribuire altri 400 voucher del valore di 50 euro ciascuno.
A partire da lunedì 28 aprile alle ore 9.00, sarà possibile inoltrare la richiesta per ottenere i nuovi buoni, fino ad esaurimento. La metà dei voucher sarà riservata alle donne, utilizzabili esclusivamente nella fascia notturna dalle 22.00 alle 6.00, mentre il restante 50% andrà suddiviso tra anziani e persone con disabilità, che potranno usufruirne durante tutto l’arco della giornata.
Come previsto anche nella prima edizione, i buoni potranno essere impiegati per tratte in taxi con partenza o arrivo nel territorio comunale, purché la distanza non superi i 50 chilometri dai confini della città. Sarà possibile usarli singolarmente o a scalare. I cittadini che hanno già ricevuto un buono nel 2024 ma non lo hanno ancora utilizzato, potranno fare nuovamente domanda. Inoltre, è prevista la possibilità di richiedere un secondo buono solo dopo aver esaurito il primo, sempre compatibilmente con la disponibilità.
Per accedere al servizio è necessario autenticarsi tramite SPID, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi al seguente indirizzo web: https://servizi.comune.trento.it/lang/it/servizi/domanda-per-buono-taxi/access
Per chi fosse sprovvisto di credenziali digitali o avesse difficoltà informatiche, è disponibile anche il supporto dello sportello del Servizio Sviluppo urbano, sport e sani stili di vita, attivo su appuntamento telefonico ai numeri 0461 884845 o 0461 884885. È possibile prenotare online anche tramite il portale comunale: https://webapps.comune.trento.it/appuntamenti/menuArkBase.do?arkBack=true&time=1744362477726
L’amministrazione invita i cittadini a richiedere il buono solo se si prevede un reale utilizzo entro il 31 dicembre 2025, termine entro il quale devono essere spesi, per non penalizzare chi ne ha maggiore necessità.
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