La Regione Emilia-Romagna investe 10 milioni di euro per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza sismica degli edifici pubblici, attraverso una nuova edizione del bando finanziato con le risorse del Programma FESR 2021-2027. L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto fino al 70% dei costi sostenuti, e si rivolge a Comuni, Province, Unioni comunali, aziende sanitarie, università e altri soggetti pubblici.
Un piano per la transizione energetica e la sicurezza
L’obiettivo del bando è duplice: da un lato promuovere l’autoconsumo da fonti rinnovabili mediante la realizzazione di impianti su edifici pubblici; dall’altro, sostenere interventi strutturali per l’adeguamento o il miglioramento sismico. I progetti devono riguardare immobili in cui si svolgono attività pubbliche, con priorità alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni.
“La Regione continua ad accelerare il percorso verso una transizione energetica integrata e inclusiva”, ha dichiarato Vincenzo Colla, vicepresidente con delega alla Green economy ed Energia. L’iniziativa è perfettamente allineata con gli obiettivi fissati dal Patto per il Lavoro e per il Clima, uno dei documenti strategici regionali per lo sviluppo sostenibile.
Chi può accedere ai contributi
Possono presentare richiesta di finanziamento:
- Comuni e Unioni di Comuni
- Province
- ACER e aziende sanitarie
- Università pubbliche
- Società in house di enti locali
I soggetti devono proporre interventi su edifici esistenti, con un investimento minimo di 200.000 euro. Il contributo potrà coprire fino al 70% delle spese ammissibili, per un massimo di 750.000 euro per progetto.
Tempistiche e modalità di partecipazione
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica, attraverso la piattaforma ‘Sfinge 2020’, dal 18 giugno al 18 luglio 2025. Sono ammesse le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, mentre gli interventi dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2027.
Un bando che replica un successo
Questa nuova edizione fa seguito al bando del 2023, che — a causa dell’elevata partecipazione — ha portato all’erogazione di contributi regionali per circa 45 milioni di euro, confermando l’interesse diffuso e la necessità di supportare la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico.
Da Piacenza a Rimini, saranno numerosi gli edifici pubblici beneficiari, contribuendo non solo a una riduzione dell’impatto ambientale, ma anche a una maggiore sicurezza e qualità della vita negli spazi pubblici.
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