“La Commissione europea sta cercando di penalizzare le aziende americane di successo, mentre consente alle imprese cinesi ed europee di operare secondo standard diversi”, commenta Joel Kaplan, Chief Global Affairs Officer Meta, dopo la sanzione decisa dall’Ue per violazioni del regolamento sui mercati digitali Dma.
LA MULTA DELL’UE A META E APPLE
Non si è fatta attendere la risposta di Meta dopo la sanzione europea che ha interessato anche Apple. La Commissione Ue, infatti, ha accertato che Apple ha violato il suo obbligo anti-steering ai sensi del Digital Markets Act (Dma) e che Meta ha violato l’obbligo di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali. La multa per Meta è stata di 200 milioni di euro, 500 milioni di euro invece per Apple.
UE DANNEGGIA IMPRESE EUROPEE
“Non si tratta solo di una multa; il fatto che la Commissione ci costringa a cambiare il nostro modello di business equivale, di fatto, a imporre a Meta una tariffa da miliardi di dollari, obbligandoci a offrire un servizio di livello inferiore – prosegue Joel Kaplan -. Inoltre, limitando ingiustamente la pubblicità personalizzata, la Commissione europea sta danneggiando anche le imprese e le economie europee”.
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